Archivio storico - Istituzione
Questa partizione documentaria, risulta fondamentale per conoscere la storia dell’Istituto inaugurato nel 1840 (Ente morale con regio decreto del 20 settembre 1868) e degli enti "dipendenti" sorti in successione: l'Asilo Mondolfo destinato ai ciechi poveri usciti dai corsi elementari (1872), il Laboratorio Zirotti per i ciechi adulti (1884) e l'Asilo infantile Vitali per i bimbi ciechi (1905).
Del fondatore, il ragioniere cav. Michele Barozzi (1795-1867) si conservano le carte concernenti l’attività di direttore e presidente, le corrispondenze con le sfere governative e del potere locale, i progetti e le dettagliate relazioni sull’organizzazione della comunità degli allievi, i carteggi di natura privata, tra cui le interessanti lettere di Bianca Milesi Mojon, scrittrice e patriota e quelle del banchiere Sebastiano Mondolfo (1796-1873) suo successore alla guida dell’Istituto dal 1867.
Oltre a ciò, sono custoditi in questa sezione: gli statuti (1868-1954), i regolamenti (1868- 1963) e le nomine dei presidenti e dei consiglieri dell’Istituto (1867-1950).
Secondo lo statuto del 1868 le nomine dei presidenti e consiglieri avvenivano ogni quattro anni ed erano designate dal consiglio comunale di Milano; a partire dagli anni Venti del Novecento all’interno del consiglio, sedevano anche un rappresentante dei benefattori dell’Istituto e un rappresentante dell’Unione italiana ciechi, eletti dai propri organi. Le cariche erano gratuite.
Al Consiglio era devoluta l’amministrazione e la direzione dell’Istituto, la designazione di tutto il personale, l’approvazione dei regolamenti che disciplinavano le istituzioni e le sezioni annesse, le deliberazioni inerenti i convittori, l’assegnazione e l’erogazione di fondi per il funzionamento delle varie istituzioni e delle sezioni dell’Istituto. Al presidente toccava "la direzione di ogni affare, l'esecuzione delle delibere consigliari, la firma di ogni atto che importi obbligazioni o vincoli attivi e passivi"; inoltre aveva facoltà di intervenire sul personale e sorvegliare e custodire i valori patrimoniali e della cassa economale.
Enrica Panzeri