Benefattori
Sezione fra le più significative e, che connota e contraddistingue l’archivio dell’Ente assistenziale, è quella dedicata ai Benefattori. Il volume delle carte è cospicuo: si tratta di 106 buste organizzate in ordine alfabetico che comprendono le eredità universali o parziali, i legati, le donazioni, le oblazioni dei benefattori dell’Istituto. I corposi fascicoli organizzati in ordine alfabetico conservano in dettaglio i testamenti e gli estratti, gli inventari delle sostanze patrimoniali, i carteggi amministrativi e le corrispondenze con notai ed eredi, le vendite di parti di beni o dell’intero lascito disposte dalla dirigenza dell’Istituto, la documentazione contabile generata dalla gestione dei beni, le carte private dei testatori e delle famiglie relative.
È possibile inoltre rinvenire negli incartamenti la fotografia del benefattore, l’incarico commissionato al pittore per l’esecuzione del ritratto gratulatorio, le carte relative all’edificazione e alla manutenzione di edicole e di monumenti funebri dedicate ai testatori.
Fra i numerosissimi benefattori dell’Istituto soprattutto esponenti della borghesia e della nobiltà milanese e lombarda citiamo il primo in ordine temporale: l’avvocato Antonio Gargantini che nel 1844 legò seimila lire milanesi all’Istituto.
Enrica Panzeri